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Narcisio Glassier ad Oyace con la sua arte

Il patrimonio culturale rappresenta una ricchezza per ogni territorio perché ne esalta l’identità e permette alla comunità di essere identificata con luoghi e territori; non è composto solo da siti e da beni culturali, ma anche dall’arte che è l’espressione dei luoghi, senza limiti di tempo e di spazio.
L’arte è quella forma di cultura in cui è dominante la creatività che si concentra sui sensi umani mirando a provocare reazioni e comportamenti emotivi, affettivi e intellettuali.
Per questo motivo la valorizzazione di un territorio passa anche dall’arte e dall’indissolubile rapporto della stessa con il viaggio. Estetica e spostamenti, emozioni e geografie, sentimento e luoghi hanno da sempre un legame, che sono il fondamento di uno dei più grandi meriti dell’arte, ovvero, quella di fornire, agli appassionati e ai profani, la possibilità di viaggiare, di mettersi in cammino, talvolta pur stando fermi, verso quelli che Leopardi definiva pensieri immensi (Ricordanze, Recanati, 1829): capaci, con la forza suggestiva del pensiero, di abbattere ogni parete fisica, di far volgere il pensiero verso l’altrove.
Un viaggio che non è inteso come una transumanza fisica, uno spostamento concreto, ma che dirompe in una componente mentale che fa sì che il viaggio diventi un moto dell’intelletto, concettuale e immateriale.
Narcisio Glassier, nasce ad Aosta il 9 settembre 1958, dove vive e lavora nell’atelier di Via Esperanto, 4. Si avvicina alla pittura da autodidatta.
Incline al disegno sin dall’infanzia, sostenuto dalla sua famiglia, originaria di Oyace, vince il “Pennello d’argento” (1° premio) a Treviso nel 1967, anno in quale partecipa anche al concorso internazionale a Forte dei Marmi.
Da adulto viene avvicinato alla pittura ad olio da fondatori dell’Istituto d’Arte di Aosta, la prof.ssa Salvadon e il prof. Robino, intuitori delle potenziali formative dell’educazione artistica in Valle d’Aosta.
Glassier privilegia le tecniche dell’acquaforte, della maniera nera, della puntasecca e della cera molle.
Nel 1988 si iscrive all’Associazione Artisti Valdostani partecipando a varie esposizioni collettive in ambito locale e nazionale.
Nel 1990 si iscrive al “corso libero del nudo” presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, avvicinandosi alle tecniche di incisione, allievo della prof.ssa Claudia Tamburelli e del prof. Ermanno Barovero, di cui il Forte di Bard ospitò una mostra. In seguito a questa importante esperienza, nel 1992 espone in diverse collettive a Torino. Sempre nel 1992 viene segnalato sulla rivista mensile “ARTE” con un’opera incisa all’Acquaforte.
Numerose negli anni le sue esposizioni di quadri ad olio, incisioni e sculture.
La mostra “Morsure e impressioni”, allestita ad Oyace dal 14 al 24 luglio 2023, si inserisce nel novero delle sue esposizioni e ha il privilegio di essere una mostra personale. Chi ha visitato la mostra è entrato in questo viaggio, alla scoperta di pratiche e linguaggi artistici diversi che convivono in una sola persona e ne sono rimasti emozionati.

 

Il video realizzato dall’Amministrazione comunale ha l’intento di accompagnarvi in questo viaggio che, ne sono certa, vi aiuterà a portare i vostri pensieri altrove.

Il Sindaco
Stefania Clos

Foto scattate il 14 luglio 2023, giorno dell’inaugurazione della mostra

 

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pdf L'arte di Narcisio Glassier raccontata da Daria Jorioz 99 KB
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